Contadino, nato a Voltaggio, Alessandria, il 20 aprile 1925, di Giacomo e Maria Guido.
Partigiano nella 1° Brigata Autonoma Giancarlo Odino dal 6 marzo 1944.
Alla cattura residente a Voltaggio.
Arrestato a Voltaggio il 9 aprile 1944 nell’ambito del Rastrellamento della Benedicta.
Detenuto a Voltaggio e Novi Ligure.
Giunge a Mauthausen il 16 aprile 1944.
Primo numero di matricola 63675, mestiere dichiarato in KL contadino; classificato con la categoria Schutz.
Trasferito a Gusen (Mauthausen); successivamente verrà mandato a Mauthausen il 13 marzo 1945.
Deceduto a Mauthausen il 3 aprile 1945.
Fonte: D’amico, Mantelli, Villari, I ribelli della Benedicta, percorsi, profili, biografie dei caduti e dei deportati, Archetipo libri 2011.
Fonte foto: archivio provinciale dell’ANPI di Genova
Nel luglio del 1949 in Comune a Voltaggio hanno compilato il suo atto di morte, siccome in Alessandria era stata pronunciata, poche settimane prima, sentenza che autorizzava la trascrizione dell’atto di morte della Commissione interministeriale per caduti e dispersi (marzo 1949): definito “Partigiano”, risulta morto il 3.4.1945 “in campo di Mauthausen (Germania)” e “in età di anni diciannove il Bagnasco Giuseppe appartenente III Brig. “Liguria,, nato il 20 aprile 1925 a Voltaggio”. Residente alla cascina Carbonasca-Schmidt, figlio di Giacomo e di Guido Luigia Maria, celibe; morto “in seguito a esaurimento (in prigionia)” e “si presume cremato”.
All’atto di nascita risulta nato alla cascina Ruffo, n° 141; il padre Bagnasco Giacomo aveva 32 anni ed era contadino; la madre, casalinga; morto a Mauthausen in data 3.4.1945, come noto. Al cartellino anagrafico risulta “scolaro” e poi “contadino”, residente dapprima alla cascina Galibertino, quindi alla cascina Galiberto, n° 69 (al censimento del 1936), quindi alla cascina Carbonasca, n° 124; morto -come noto- a Mauthausen causa “esaurimento per prigionia”
Fonte: archivio privato di Mario Garrè, Savignone, Genova