Il documentario rappresenta la continuazione de “Il rastrellamento”, in cui si raccontavano le vicende legate alla strage della Benedicta del 6 aprile del 1944.
“Il bivio” fa riferimento ai destini diversi, ma entrambi tragici, di due gruppi di partigiani che scamparono alla fucilazione della Benedicta: il primo gruppo composto da 17 uomini, venne trasferito a Genova e un mese dopo, in seguito ad una rappresaglia nazifascista, fucilato sul passo del Turchino; il secondo, composto da circa 200 uomini, deportato nel campo di concentramento di Mauthausen.
Il racconto viene fatto da un narratore interno, un sacerdote di Alessandria, che accompagna un gruppo di studenti nei luoghi della memoria. La storia di don Giampiero รจ alternata dagli interventi dei testimoni superstiti di quelle vicende; testimoni che vengono a rivestire anche un’efficace funzione filmica nel momento in cui le loro parole si coniugano con le cose e con i luoghi e lo sguardo dei ragazzini che ascoltano questi fatti, per loro, molto lontani nel tempo.