Immaginate una notte di luna piena al Sacrario della Benedicta. Tutt’intorno una spruzzata di neve di quella fine, asciutta, che neanche il sole di una giornata riesce a far smarinare. E in mezzo alle lapidi e alle fosse l’eco di un canto soffuso, corale, che pare venire su dalla valle. E’ “Se chantu”, il canto tradizionale occitano degli emigranti. Eppure è un ragazzo solo che lo canta, ha imbracciato una chitarra e seduto sugli scalini del Sacrario s’abbandona alla musica e al sentimento. Dapprima in sordina, poi con un continuo crescendo, la sua voce si spande su per il monte ed echeggia lontana come se un improbabile impianto la amplificasse. E quella melodia, scritta e cantata per ben altre vicende, pare evocare la storia di questo luogo e i tragici fatti che l’hanno segnata.
Il DVD è stato realizzato in collaborazione con il Comitato regionale per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, nell’ambito delle iniziative previste dalla Convenzione tra il Consiglio regionale del Piemonte e l’Associazione Memoria della Benedicta.