Le pietre della Benedicta. Parole e immagini per non dimenticare

Foto 1 - Le pietre della Benedicta. Parole e immagini per non dimenticare
Gianni Repetto, DVD Le pietre della Benedicta. Parole e immagini per non dimenticare, 2005

Immaginate una notte di luna piena al Sacrario della Benedicta. Tutt’intorno una spruzzata di neve di quella fine, asciutta, che neanche il sole di una giornata riesce a far smarinare. E in mezzo alle lapidi e alle fosse l’eco di un canto soffuso, corale, che pare venire su dalla valle. E’ “Se chantu”, il canto tradizionale occitano degli emigranti. Eppure è un ragazzo solo che lo canta, ha imbracciato una chitarra e seduto sugli scalini del Sacrario s’abbandona alla musica e al sentimento. Dapprima in sordina, poi con un continuo crescendo, la sua voce si spande su per il monte ed echeggia lontana come se un improbabile impianto la amplificasse. E quella melodia, scritta e cantata per ben altre vicende, pare evocare la storia di questo luogo e i tragici fatti che l’hanno segnata.

Il DVD è stato realizzato in collaborazione con il Comitato regionale per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, nell’ambito delle iniziative previste dalla Convenzione tra il Consiglio regionale del Piemonte e l’Associazione Memoria della Benedicta.