Domenica 6 aprile, a partire dalle ore 9,30, con il concentramento presso il Sacrario della “Benedicta”, in località Capanne di Marcarolo del Comune di Bosio, si terrà la cerimonia di commemorazione dell’81° Anniversario dell’eccidio perpetrato dai tedeschi e dai fascisti nel corso della Settimana Santa del 1944.
A causa del quale oltre 150 giovani partigiani furono trucidati nei giorni compresi tra il 5 e l’8 di aprile; mentre altrettanti furono i partigiani catturati e deportati al lager di Mauthausen, dal quale non fecero ritorno.
La celebrazione, che cadrà poche settimane prima del 25 aprile, 80° Anniversario della Liberazione, assumerà quest’anno un valore particolare, rimarcando anche attraverso la prossimità di calendario, il nesso forte che lega il tragico episodio della “Benedicta” alla rinascita dell’Italia libera.
La Santa Messa al campo sarà celebrata dal Vescovo di Tortona, Monsignor Guido Marini; mentre per la parte civile, oltre ai saluti e agli interventi introduttivi, l’orazione ufficiale sarà tenuta dalla scrittrice Raffaella Romagnolo, autrice di importanti opere letterarie largamente ispirate alle vicende delle comunità locali comprese tra i territori della Liguria e del basso Piemonte.
“Anche nel programma di quest’anno – sono le parole del Presidente Borioli – prosegue con coerenza il nostro lavoro che, ormai da tempo, abbiamo inteso definire con il concetto di “manutenzione della memoria”. Concetto che, in ultima analisi, allude alla necessità di affrontare la storia di quegli anni, e la trasmissione delle lezioni che da essa si possono ricavare, secondo la duplice direttrice: di esplorare linguaggi innovativi e di scavare ulteriormente nel giacimento delle fonti, alla ricerca di notizie e indizi che suggeriscano nuove piste di ricerca. Due esempi: i materiali multimediali che si stanno producendo, consentiranno, una volta completato il lavoro, non solo di rendere più efficace il racconto dell’eccidio, ma anche di metterlo incisivamente in relazione con episodi analoghi svoltisi in altre parti d’Italia; così come il lavoro da poco avviato, in occasione del Giorno della Memoria 2025, sulle biografie dei deportati, e che intendiamo estendere anche ai fucilati, consentirà di fare un deciso passo avanti nella conoscenza dei protagonisti, spesso affidata soltanto a un nome inciso su una lapide. Troppo poco – conclude Borioli – per chi ha dato la vita per la nostra libertà”.
Dalle ore 15 sarà possibile percorrere “Il sentiero della Pace”, a cura del Parco dell’Appennino Piemontese.